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L'unione dei comuni montani del Sangro è una unione di comuni che nasce dall'accordo tra otto comuni italiani della provincia di Chieti.
Il suo territorio comprende diversi comuni dell'Alto Sangro situati tra il fiume Sinello e la Majella, e prende il nome dal fiume Sangro che lo attraversa. Ne fanno parte i comuni di Bomba, Colledimezzo, Montebello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Montenerodomo, Pietraferrazzana, Roio del Sangro e Rosello; l’Unione, che ha sede nel Comune (non partecipante all'Unione) di Villa Santa Maria, comprende un'area di 105,4 km² nella quale risiedono 1 828 abitanti.
L'unione, istituita nel 2014, è un ente locale di secondo grado, costituito e disciplinato dal decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 che recepisce la legge 3 agosto 1999, n. 265, in particolare l'articolo 32, al fine di mettere in comunione l'esercizio di una pluralità di funzioni e servizi. L'ente è dotato di personalità giuridica ed è governato da un presidente, da una giunta costituita da tutti i Sindaci dei Comuni aderenti e da un consiglio composto da una rappresentanza dei consigli comunali e dai sindaci stessi.
I Comuni aderenti hanno affidato all'unione i servizi di ambito sociale e di prossimità e i comuni di Montelapiano, Montebello sul Sangro e Montenerodomo anche le funzioni di Centrale Unica di Committenza.
L’Unione è sede dell’Ente di Ambito Distrettuale Sociale n. 12 Sangro-Aventino di cui sono parte 37 Comuni del Sangro e dell’Aventino.